pagamenti tracciabili

Obbligo di pagamenti tracciabili per le spese di trasferta e rappresentanza

La legge di Bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207), introduce importanti cambiamenti per lavoratori, imprese e professionisti. Con un focus sul contrasto all’evasione fiscale, la normativa punta a rendere più rigorosa la tracciabilità dei pagamenti, condizionando benefici fiscali alla modalità di pagamento.

 Tracciabilità obbligatoria per deduzioni fiscali

Dal 1° gennaio 2025, la deducibilità di alcune spese aziendali e professionali sarà subordinata all’utilizzo di pagamenti tracciabili, come:

  • Carte di debito, credito e prepagate.
  • Assegni bancari e circolari.
  • Bonifici bancari o postali.

Le principali spese interessate sono:

  • Vitto e alloggio.
  • Viaggi e trasporti (es. taxi e noleggio con conducente).
  • Spese di rappresentanza.

 

Cosa cambia per lavoratori dipendenti e autonomi

  1. Lavoratori dipendenti

L’articolo 51 del TUIR è stato modificato per garantire che:

  • I rimborsi per vitto, alloggio, viaggio e trasporto non concorrano al reddito imponibile solo se i pagamenti sono stati effettuati con strumenti tracciabili.
  1. Lavoratori autonomi

L’articolo 54 del TUIR stabilisce che:

  • Le spese sostenute per attività professionali, come vitto e alloggio o trasporti, sono deducibili esclusivamente se pagate in modo tracciabile.
  • La stessa regola vale per le spese riaddebitate analiticamente ai clienti.

Nuove regole per le imprese

Le imprese, secondo l’articolo 95 del TUIR, dovranno:

  • Utilizzare strumenti di pagamento tracciabili per dedurre i costi relativi a trasferte di dipendenti e collaboratori.
  • Integrare i registratori telematici con sistemi di pagamento elettronico.

Inoltre, per le spese di rappresentanza disciplinate dall’articolo 108 del TUIR, la deducibilità è ora subordinata alla tracciabilità, mantenendo i limiti di deduzione già previsti.

Cosa succede se l’impresa rimborsa ai dipendenti costi sostenuti in contanti

A partire dal 2025, i rimborsi di spese sostenute in contanti non rispetteranno i nuovi requisiti di tracciabilità previsti dalla Legge di Bilancio. Di conseguenza:

  • Per i dipendenti:
    • I rimborsi effettuati in contanti concorrano a formare il reddito imponibile del lavoratore, con conseguente applicazione delle imposte sul reddito.
  • Per le imprese:
    • I costi rimborsati ai dipendenti in contanti non saranno deducibili ai fini fiscali, aumentando l’imponibile aziendale.

Questa disposizione mira a scoraggiare l’uso del contante nelle transazioni aziendali, favorendo strumenti tracciabili che permettono maggiore controllo e trasparenza.

Le imprese devono quindi aggiornare le proprie procedure interne per garantire che tutti i rimborsi siano effettuati attraverso mezzi di pagamento elettronici o tracciabili, in conformità con le nuove regole fiscali.

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