Novità in materia di lavoro e previdenza introdotte dalla Legge di bilancio 2024
A seguito dell’approvazione della Legge di Bilancio 2024 e dei Decreti Legislativi sulla riforma fiscale, evidenziamo, qui di seguito, le principali novità 2024 in materia di lavoro e previdenza
Premi di risultato
I Premi di risultato di ammontare variabile, la cui corresponsione è legata ad incrementi di lavoro/redditività/qualità/efficienza/innovazione, disciplinati dal contratto collettivo di secondo livello, territoriale o aziendale, anche per l’anno 2024 è applicabile la tassazione agevolata del 5%, fino a 3mila euro per i lavoratori dipendenti con un reddito di lavoro dipendente, dell’anno 2023 non superiore a 80mila euro;
Fringe benefit
le soglie di esenzione, per l’anno 2024 sono le seguenti:
- euro 1.000 per la generalità dei lavoratori/co.co.co.;
- euro 2.000 per i dipendenti/co.co.co. con figli fiscalmente a carico.
L’esenzione opera anche sulle somme erogate/rimborsate per il pagamento:
- delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale;
- delle spese per l’affitto della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.
Si ricorda che l’eventuale supero della soglia, implica la tassazione dell’intero importo.
Congedo Parentale:
Il congedo parentale sarà fruibile in alternativa tra i genitori, per la durata massima di due mesi, fino al sesto anno di vita del bambino, misura dell’80% della retribuzione l’indennità di congedo parentale, fino al 31 dicembre 2024.
Asili nido:
con riferimento ai nati a decorrere dal 1° gennaio 2024, per i nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro, nei quali sia già presente almeno un figlio di età inferiore ai 10 anni, il bonus per pagare le rette agli asili nido pubblici e privati è elevato a 2.100 euro.
Sgravio contributivo
viene prorogata per il solo anno 2024 la riduzione contributiva del 7% fino a una RAL di 25mila euro e del 6% se la RAL non supera i 35mila euro;
Lavoratrici madri:
per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 alle lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo. Stesso esonero e, solo per l’anno 2024, alle lavoratrici con due figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Il limite massimo annuo è di 3.000 euro;
Scaglioni fiscali: passati da 4 a 3; più precisamente:
- 23% per redditi fino a 28000 euro;
- 35% per redditi superiori a 28000 euro e inferiori a 50000;
- 43% per redditi superiori a 50000 euro.
Le detrazioni fiscali per lavori dipendente sono modificate aumentando la no tax-area riferita ai redditi di lavoro dipendente a euro 8.500.
Agevolazioni assunzioni under 30 e over 50:
spetta ai datori di lavoro che assumono giovani con meno di 30 anni, mai assunti a tempo indeterminato, un esonero contributivo del 50% della retribuzione imponibile mensile fino ad un massimo di 3mila euro annuo;
spetta ai datori di lavoro che assumono a tempo determinato o indeterminato disoccupati over 50 senza lavoro da almeno 12 mesi, un esonero contributivo del 50% della retribuzione imponibile mensile per 12 mesi per i tempi determinati e per 18 mesi per i tempi indeterminati o trasformazione da tempo determinato;
Bonus assunzioni ADL (Assegno di Inclusione) e SFL (Supporto per la Formazione e il Lavoro) a tempo indeterminato, pieno o parziale, di apprendistato o di trasformazione da tempo determinato, esonero totale dal versamento della contribuzione a carico del datore di lavoro nel limite massimo di 8.000 euro annui per un anno;
a tempo determinato o stagionale, pieno o parziale, esonero pari al 50% della contribuzione a carico del datore di lavoro nel limite massimo di 4.000 euro annui per un anno e comunque non oltre la durata del rapporto di lavoro.
Superdeduzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato
Si tratta di una super deduzione al 120/130 per cento, per le imprese che assumono nuovi lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato nel 2024.
Consiste nella maggiorazione del costo del lavoro ammesso in deduzione ed è pari:
- al 120 per cento per tutte le assunzioni a tempo indeterminato;
- al 130 per cento per chi assume lavoratori “svantaggiati”:
- persone con disabilità;
- giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile (under 30);
- donne di qualsiasi età con almeno due figli minori;
- ex percettori del reddito di cittadinanza che non integrino i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione;
- minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare.
Incentivi all’assunzione dei disoccupati percettori di NASpI
Ai datori di lavoro che assumono lavoratori disoccupati, senza vincoli di età, a tempo pieno e indeterminato o con trasformazione da tempo determinato viene riconosciuto il 20% dell’indennità di disoccupazione residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore.
Pensioni
• La Quota 103 possono accedere al pensionamento anticipato i lavoratori che perfezionano, entro il 31 dicembre 2024, i 62 anni di età anagrafica e 41 anni di anzianità contributiva. La decorrenza del trattamento scatta dopo la finestra mobile di 9 mesi. È previsto uno specifico incentivo per i lavoratori che, nonostante il raggiungimento dei requisiti per Quota 103, continuino la propria attività lavorativa.
• L’Ape Sociale prorogata per il solo anno 2024 con innalzamento del requisito anagrafico a 63 anni e 5 mesi. Con introduzione dell’incumulabilità totale con i redditi di lavoro dipendente o autonomo ad eccezione del lavoro occasionale entro un massimo di 5.000 euro annui. L’assegno è sempre calcolato col sistema misto ma con le limitazioni dell’importo massimo a 1.500 euro lorde mensili, senza tredicesima e senza gli adeguamenti dovuti all’inflazione fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia a 67 anni;
• L’Opzione Donna viene confermata solo per caregivers, invalidi 74% e licenziate da aziende in crisi. Sono richiesti il requisito anagrafico di 61 anni e il requisito contributivo di 35 anni di contributi al 31 dicembre 2023. Restano le riduzioni di un anno del requisito contributivo per ogni figlio sino ad un massimo di due anni. La decorrenza del trattamento scatta dopo le finestre mobili di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonome