Legge bilancio 2025: Novità per imprenditori e professionisti

Temi di particolare interesse a cui abbiamo dedicato degli approfondimenti specifici:

Riapertura dei Termini per Assegnazione Agevolata di Beni ai Soci e Trasformazione in Società Semplice
Rivalutazione Permanente di Partecipazioni e Terreni

Vi riportiamo di seguito un estratto di alcune altre novità introdotte dalla legge di bilancio 2025 di interesse per imprenditori e professionisti.

Causa di esclusione dal regime forfetario

Il regime forfetario per imprenditori individuali e lavoratori autonomi non è applicabile se sono percepiti redditi di lavoro dipendente e assimilati, di cui agli artt. 49 e 50 del TUIR, eccedenti l’importo di 30.000 euro. Il periodo da considerare per il calcolo del limite è l’anno precedente a quello in cui si intende accedere o permanere nel regime.

Per il solo anno 2025, questa soglia viene incrementata a 35.000 euro. Pertanto, per utilizzare il regime nel 2025, occorre considerare i redditi percepiti nel 2024; ove il limite di 35.000 euro sia superato, il soggetto non può applicare il regime per il 2025.

IRES premiale

Solo per il 2025, viene prevista la riduzione dell’aliquota IRES dal 24% al 20% sul reddito d’impresa dichiarato, per le società che rispettano le seguenti condizioni:

Destinazione a riserva di una quota minima dell’80% degli utili dell’esercizio 2024;
Investimento di una quota di tali utili accantonati (non inferiore a 20.000 euro) nell’acquisto, anche mediante leasing, di nuovi beni strumentali 4.0 e 5.0;
Effettuazione di nuove assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato, con incremento occupazionale.

Super-deduzione per nuove assunzioni

Viene prorogata per gli anni 2025, 2026 e 2027 la super-deduzione per le nuove assunzioni di personale a tempo indeterminato di cui all’art. 4 del DLgs. 216/2023.

Credito d’imposta per investimenti 4.0

Sono previste alcune modifiche alla disciplina del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 di cui all’art. 1 co. 1051 – 1063 della L. 178/2020, tra cui:

Abrogazione per il 2025 dell’agevolazione per i beni immateriali 4.0;
Introduzione di un tetto di spesa per il credito d’imposta relativo agli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati nel 2025, con necessità di presentare apposite comunicazioni.

L’agevolazione sarà concessa in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Credito d’imposta transizione 5.0

Modifiche alla disciplina del credito d’imposta per investimenti transizione 5.0 di cui all’art. 38 del DL 19/2024, tra cui:

Incremento della misura del beneficio fino a 10 milioni di euro con aliquota del 35% per il primo scaglione di investimenti;
Incremento della base di calcolo per gli impianti fotovoltaici;
Possibilità di cumulo con il credito d’imposta ZES unica Mezzogiorno e altre agevolazioni europee.

Le modifiche si applicano retroattivamente agli investimenti effettuati dall’1.1.2024.

Aliquota IVA per attività alpinistica

Viene introdotta un’aliquota IVA del 5% per l’erogazione di corsi di attività sportiva alpinistica impartiti, anche in forma organizzata, ove non siano esenti da IVA.

Collegamento tra strumenti di invio dei corrispettivi e strumenti di pagamento elettronico

Dal 1° gennaio 2026, gli strumenti di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi dovranno garantire la piena integrazione con il processo di pagamento elettronico.

Le nuove disposizioni mirano al contrasto dell’evasione fiscale e prevedono specifiche sanzioni in caso di violazione.

Obbligo di PEC per gli amministratori di società

A partire dal 1° gennaio 2025, tutti gli amministratori di società dovranno indicare il proprio domicilio digitale (PEC) presso il Registro delle imprese. Non sono ancora previsti termini specifici o sanzioni per l’inadempimento.

Riduzione contributiva per nuovi iscritti alle Gestioni INPS artigiani e commercianti

I lavoratori che si iscrivono per la prima volta nel 2025 alle Gestioni INPS degli artigiani e commercianti potranno beneficiare di una riduzione contributiva del 50% per un periodo di 36 mesi. Tale agevolazione è alternativa ad altre misure vigenti.

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