Esenti quota di controllo e voto se il disponente mantiene l’usufrutto

Niente imposta di donazione per il patto di famiglia con il quale il disponente cede al figlio la nuda proprietà della quota di controllo della società partecipata, unitamente al relativo diritto di voto, mantenendo il diritto agli utili in capo al disponente.

Così afferma l’agenzia delle Entrate nelle risposte a interpello 37 e 38 del 7 febbraio, le quali, dunque, affermano l’applicabilità, nei casi osservati, dell’agevolazione di cui all’articolo 3, comma 4-ter, del Dlgs 346/1990 (il Tus, testo unico dell’imposta di successione), vale a dire la completa esenzione da imposta di donazione del trasferimento della quota di partecipazione al capitale della società oggetto del patto di famiglia.

Fonte: Angelo Busani, Il Sole 24 Ore, 8 febbraio 2020.