Il Sole 24 Ore intervista il dott. Romano: la fiduciaria come partner strategico

Il Sole 24 Ore nello speciale FARE NETWORK – Professionisti e imprese del 6 ottobre, ha intervistato il dott. Giorgio Romano, Amministratore Delegato di Lumina Fiduciaria SpA, nell’articolo “La regia invisibile della crescita aziendale” della rubrica Primo Piano.

Giorgio Romano ha sottolineato come Financial Planning & Analysis e risk management non possano più essere considerati strumenti opzionali, essendo ormai entrati stabilmente nella cassetta degli attrezzi delle imprese, anche di medie dimensioni. Affinché questi strumenti producano risultati concreti, però, occorre affiancare al classico controllo di gestione metodologie specifiche che permettano di gestire efficacemente i rischi fiscali e operativi. È proprio in questo contesto che la società fiduciaria può svolgere un ruolo complementare e, in molti casi, determinante.

Nella pratica operativa, molte imprese coinvolte in operazioni straordinarie si rivolgono alla fiduciaria attraverso i propri consulenti di fiducia, avvocati e commercialisti, per poter utilizzare strumenti giuridici specifici come il mandato fiduciario o il contratto di escrow. Questi strumenti consentono di gestire i flussi finanziari e garantire le parti in presenza di rischi individuati. La società fiduciaria agisce come terza parte garante in transazioni commerciali e operazioni straordinarie, azzerando i rischi di inadempimento. Nel caso delle start-up innovative, può fungere da veicolo per gli investitori, tutelandoli in caso di fallimento del progetto, mentre nelle compravendite l’escrow tutela entrambe le parti da potenziali inadempienze.

Romano ha inoltre precisato che la società fiduciaria è complementare al servizio degli altri professionisti e che non si sostituisce ma completa l’offerta di consulenza perché dove il consulente individua il rischio, la fiduciaria costruisce lo strumento per gestirlo, mettendo a disposizione competenze giuridiche e finanziarie specifiche. Un altro ambito strategico connesso alle attività di Financial Planning & Analysis riguarda le asseverazioni dei Piani Economici e Finanziari, obbligatorie per i project financing. Quando un’impresa presenta un piano economico-finanziario, non basta che i numeri siano solidi: serve una certificazione che ne attesti sostenibilità e corretta valutazione dei rischi. Tale garanzia risulta cruciale non solo per la normativa, ma per assicurare trasparenza e credibilità verso partner e stakeholder.

L’Amministratore Delegato ha richiamato la logica del network professionale, dove ingegneri redigono il progetto tecnico, commercialisti elaborano il business plan e la fiduciaria certifica la coerenza complessiva dell’operazione. Romano ha concluso sottolineando l’importanza della business intelligence come strumento di supporto, precisando però che la tecnologia da sola non basta: serve un interprete che sappia tradurre i dati in decisioni operative, perché avere i numeri è una cosa, capire cosa farne è tutt’altra questione.